Autore: Lauren Oliver
Anno di pubblicazione: 2011
Pagine: 382
Prezzo: 18€
Formato: cartaceo (rilegato)
Trama: Nel futuro in cui vive Lena, l'amore è una malattia, causa presunta di guerre, follia e ribellione. È per questo che gli scienziati sottopongono tutti coloro che compiono diciotto anni a un'operazione che li priva della possibilità di innamorarsi. Lena non vede l'ora di essere "curata", smettendo così di temere di ammalarsi e cominciare la vita serena che è stata decisa per lei. Ma mancano novantacinque giorni all'operazione e, mentre viene sottoposta a tutti gli esami necessari, a Lena capita l'impensabile. Si infetta: si innamora di Alex. E questo sentimento è come ritornare a vivere, in una società di automi che non conosce passione, ma nemmeno affetto e comprensione, Lena scoprirà l'importanza di scegliere chi si vuole diventare e con chi si vuole passare il resto della propria vita...
Dicono che dopo la cura per il delirium sarò felice e al sicuro.
Ci ho sempre creduto.
Fino a ora. Ora tutto è cambiato.
Ora preferirei venire infettata dall'amore anche solo per
un secondo piuttoso che vivere cent'anni
soffocata da una bugia.
Con questa recensione mi farò un sacco di nemici.
Delirium non mi è piaciuto molto.
Ok, ora non odiatemi, so di essere una voce fuori dal coro, ma il libro della Oliver proprio non mi ha trasmesso niente. Me lo sono auto-regalata per il mio compleanno
Come dice la trama, in questo futuro (speriamo molto lontano) l'amore è considerato una malattia. L'amore è causa di guerre, dolore, follia, ribellione. Distorce la mente, ti impedisce di ragionare lucidamente, ti sommerge, non ti lascia via di scampo. Per questo ogni persona deve essere curata. Da circa sessantaquattro anni, il Presidente e il Consorzio hanno classificato l'amore come malattia e da quarantatrè anni gli scienziati hanno perfezionato una cura. Nella famiglia di Lena tutti sono stati sottoposti alla cura, che avviene al compimento dei diciotto anni, e fra qualche mese anche la ragazza verrà operata. Lena non vede l'ora. Non vede l'ora di essere fuori pericolo, non le piace pensare di andare ancora in giro con la malattia che le scorre nel sangue " (...) A volte giuro che riesco a sentirla, che mi si contorce nelle vene come qualcosa di andato a male, come il latte inacidito. Mi fa sentire sporca (...) E ovviamente mi ricorda mia madre."
Già, le ricorda quella madre morta suicida perché non riusciva a fare a meno di amare le sue bambine. Quella madre che era stata sottoposta più volte alla procedura, una della quali senza anestesia, perché i chirurghi pensavano che interfesisse con la cura. Quella madre che è quasi una vergogna, che non è riuscita ad essere normale, che non è riuscita a rimanerle accanto. Lena si prepara ad affrontare un colloquio in cui verrà giudicata da esperti che poi valuteranno le sue risposte e le assegneranno un futuro: decideranno il suo lavoro, il suo compagno, quanti bambini dovrà avere, tutta la sua vita dopo la cura.
Proprio durante il suo test, una massa galoppante di mucche irrompe nel laboratorio (non sto scherzando), alcune hanno indosso un camice con la scritta Non cura=Morte. Lena capisce che questo è un atto di sabotaggio da parte degli Invalidi, coloro che vivono nelle Terre Selvagge fuori da Portland. Essi non considerano l'amore una malattia e per questo sono fuggiti dalla Società e vivono come selvaggi nelle zone abbandonate. Alzando lo sguardo incrocia gli occhi color ambra di un ragazzo, Alex, che sta ridendo, e quell'attimo si congela dando vita a tutte le vicende del libro, trasformando Lena in una nuova ragazza. Una ragazza che esce dopo il severo coprifuoco della Società, che partecipa terrorizzata a feste clandestine, che ascolta musica proibita, che esplora sensazioni mai provate prima.
Forse questa è la parte che mi è piaciuta più del libro: quel cambiamento fondamentale nel carattere di Lena che determina tutti gli avvenimenti della storia. Nonostante ciò, come già detto, credevo di innamorarmi follemente, all'istante, di Delirium. Ero disposta a ergerlo vincitore nella classifica dei miei libri preferiti, a essere conquistata dai protagonisti e della storia. Sfortunatamente non è successo. Aveva tutte le caratteritiche per farmi cadere ai suoi piedi, ma così non è stato. Le grandi aspettative sono il peggior nemico di un lettore.
Un merito va tuttavia a questa giovane autrice americana: le citazioni. Quelle frasi sorprendenti poste ad ogni inizio di capitolo che appartengono all'immaginario Libro di Sssh, raccolta di leggi e proverbi scritto dopo l'invenzione della cura contro il Delirium amoris nervosum. In questo momento ne ricordo perfettamente solo due: L'amore è la più mortale tra tutte le cose mortali: ti uccide sia quando ce l'hai che quando non ce l'hai e Le malattie più pericolose sono quelle che ci fanno credere di stare bene.
Una sola parola: awesome! Probabilmente sono le riflessioni sull'amore, escludendo quelle di filosofi e autori già sepolti da anni e anni, migliori che abbia mai letto...
Ho deciso di dare una seconda possibilità alla Oliver acquistando e leggendo Il veleno sulle labbra, un racconto di appena 50 pagine narrato da Hana, la migliore amica di Lena. Mi pare sia uscito nel Settembre 2012, e ricordo di averlo subito comprato perché:
a) costava appena 99 centesimi, e io non disdegno mai qualcosa che costa così poco;
b) volevo verificare a distanza di un paio di mesi se il mio ricordo di Delirium era offuscato dall'afa estiva o se davvero mi aveva delusa così tanto;
c) avevo bisogno di leggere qualcosa di corto e poco impegnativo per distrarmi dall'imminente ritorno a scuola D:
L'ho finito in un pomeriggio e ho apprezzato molto Hana, le sue scelte e avventure in quell'ultima estate prima dell'operazione, fatta di tentazioni, incognite e dubbi.
Mette in discussione tutta la sua vita: i suoi genitori, il suo compagno prescelto, perfino l'amicizia che la lega a Lena...
Di sicuro leggerò il seguito intitolato Chaos, in lingua originale chiamato Pandemonium. Ora, spiegatemi perfavore perchè cambiare il titolo. Davvero, non ne trovo il senso. Comunque, sorvolando sui misteri dell'editoria italiana, il secondo volume della trilogia dovrebbe uscire in primavera e probabilmente leggerò anche un'altra opera di Lauren Oliver, E finalmente ti dirò addio. Anche in questo caso ci sono in giro recensioni entusiastiche. Mmm, vedremo...
VOTO: IN SOSPESO (lo giudicherò definitivamente dopo un'ulteriore lettura)
-Ale-
Questa recensione partecipa alla 100 Libri in un anno - Reading Challenge 2013 di Atelier dei Libri!
Anchio quest'anno per il mio compleanno mi sono regalata un libro da sola! (la trilogia di Beauty) XD credevo che ero l'unica a fare cose del genere XD
RispondiEliminaA me invece Delirium mi è piaciuto abbastanza, sai anchio però mi aspettavo qualcosa di più dal libro... l'idea di fondo è bellissima, secondo me la Oliver poteva fare di meglio...
il libro non emozionare...
Io del libro ho adorato il finale! Ahahahah xD non che mi stava antipatico Alex, però odio il lieto fine (è troppo scontato!)
Questo è stato a dir poco inaspettato! E io adoro i colpi di scena!
Spero di leggere presto Il veleno sulle labbra!
Ahahah! Allora non sono l'unica che si fa autoregali! :D
EliminaIl finale scontato (ma anche troppo aperto!) delude sempre e lascia l'amaro in bocca; quello della Oliver è stato un colpo di genio ma non essendomi innamorata della coppia Lena-Alex non mi ha emozionato più di tanto... Il veleno sulle labbra è carino, approfondisce un po' di più il personaggio di Hana, che mi ha sempre incuriosita!
-Ale
Sono davvero curiosa, Il velono sulle labbra sembra promettente! :)
RispondiEliminaA me è piaciuto molto invece, però è vero, a volte le aspettative troppo alte non sono d'aiuto...
RispondiEliminaCiao! In qualche modo questo libro non mi ha convinto, è come se gli mancasse un pezzo fondamentale in grado di conquistarmi totalmente... Mi aspettavo davvero tanto da Delirium e poi, bho, non ha funzionato tra noi :) Ti è mai capitato?
Elimina-Ale
Dalla recensione mi ricorda un sacco il film Equilibrium O_o
RispondiEliminaNon l'ho mai visto, però so che di Delirium non faranno il film, preferendo dedicargli una serie televisiva, in cui Lena verrà interpretata forse da Emma Roberts
Elimina-Ale :)
Te lo consiglio, Equilibrium è il figlio spirituale di Fahrenheit 451, Il Mondo Nuovo e 1984 *-* (e ci sono Christian Bale e Sean Bean, che non fa mai male)
EliminaUna serie televisiva non sarebbe un'idea malvagia: c'è una mancanza di fantascienza in tv non indifferente :/
Wow da come lo descrivi e dal trailer sembra un bel film! Certi attori non guastano mai, è vero :D
Elimina-Ale
Finalmente non sono l'unica a dire che non è granché come libro D:
RispondiEliminaHo letto Matched prima di leggere Delirium e spinta dalla curiosità delle similitudini fra i due mi sono decisa a comprarlo per darci un'occhiata...beh,me ne sono pentita amaramente.
Mentre Matched è entrato nella mia top di libri, Delirium è stata una delusione in pieno.
La protagonista ha un carattere che nemmeno lei capisce, da un giorno all'altro cambia idea e solo alla fine si sveglia e segue il suo amato ovunque. In Matched la cosa era stata descritta piano piano e ti faceva immedesimare nella storia, in Delirium invece va tutto avanti troppo in fretta... non capisco come possa piacere a così tanta gente :S
Ciao Veronica! Anche secondo me Matched è mooolto più carino di Delirium, però gli manca ancora qualcosa per essere perfetto... La storia d'amore fra Cassia e Ky si sviluppa lentamente ed è molto dolce, Alex e Lena, al contrario, non mi hanno fatto impazzire come coppia.
EliminaHai già letto Crossed? La mia copia aspetta ancora di essere letta :D
-Ale