Autore: Paola Predicatori
Anno di pubblicazione: 2012
Pagine: 240
Prezzo: 16,50€
Formato: cartaceo (rilegato)
Trama: Alessandra ha diciassette anni quando la sua mamma muore dopo una lunga malattia. Rimasta sola con la nonna, torna a scuola decisa a respingere le attenzioni dei compagni che sente estranei, impegnata com’è nella manutenzione del suo dolore. Per questo cambia banco e prende posto vicino a Gabriele detto Zero, la nullità della classe: desidera solo essere ignorata dagli altri, come succede a lui. Ma Zero è più interessante di quanto sembra. Ha una gran passione e un vero talento per il disegno; nella sua apparente noncuranza è attento e sensibile; è lui a soccorrere Ale sbucando inaspettato al suo fianco quando lei ha bisogno di aiuto. Piano piano un sentimento indefinibile prende forma tra le pareti della classe e la spiaggia d’inverno, grigi fondali di una storia semplice e complicata insieme: perché Alessandra è tanto lucida nel rivisitare il ricordo della madre quanto confusa nel prendere le misure di se stessa e di ciò che prova. E Gabriele è abilissimo a sparire proprio quando lei scopre di volerlo vicino. È la voce di Ale, ruvida nel dare conto del presente, dolcissima nell’evocare il passato, a raccontarci la storia di una perdita, una storia di scuola, una goffa, incerta storia d’amore. Il mio inverno a Zerolandia è tutto questo. E dimostra che la somma di due zeri non è zero, ma molto, molto di più.
Quando torna la felicità faccio finta di niente.
Farò finta di non accorgermi, come uno che può fare senza,
Farò finta di non accorgermi, come uno che può fare senza,
che ha imparato e si accontenta. Quando torna la felicità non le dico niente.
Farò finta di non vederla e basta
Farò finta di non vederla e basta
Alessandra è una normale adolescente: vive con la madre e la nonna in una bella casa, le piace nuotare, ha tante amiche con cui parlare di ragazzi e vestiti, nessuna preoccupazione al mondo. Fino a quando, in terza liceo, i medici diagnosticano a sua mamma Anna un tumore al rene. Dopo due anni di cure e speranze, Anna muore e Alessandra non vuole più saperne della vita di prima. Tornata a scuola, evita i compagni che sente estranei, abbandona le sue vecchie amiche Sonia e Barbara, e come primo gesto di cambiamento si siede in ultima fila, di fianco a Gabriele Righi, detto Zero. Il soprannome se lo è guadagnato grazie ad un professore che lo ha minacciato di tale voto, e da allora è rimasto tale; Zero è stato bocciato e in classe è come un fantasma, sempre silenzioso e ignorato da tutti. Per questo Alessandra si siede affianco a lui: per essere invisibile agli occhi di tutti, evitare le frasi stupide che si dicono in certi momenti e soprattutto per metabolizzare il suo dolore. Inizia così l'invasione di Zerolandia, un pianeta dove le parole sono proibite da sempre, dove vige un rigoroso silenzio, dove il rumore e le chiacchiere dei compagni restano ai confini, smorzate fino a diventare silenziose come una folata di vento. Gabriele vive a Zerolandia, un mondo a parte dove la terra è ostinata, deserta, e impervia proprio come il suo unico abitante Zero. Alessandra si trasforma quindi in Zeta e si crea questa strana "coppia agli estremi: il ragazzo invisibile e la ragazza ombra”.
Alessandra inizia a conoscere Gabriele, a scavare una piccola crepa nella corazza che lo circonda, fatta di problemi famigliari e tanta rabbia repressa. La loro storia nasce in classe, su una spiaggia d'inverno, davanti ad un mare grigio e freddo; all'inizio si rincorrono, ci sono tante parole non dette, tante incomprensioni, ma entrambi hanno bisogno di qualcuno che li comprenda, che li lasci fare a modo loro.
Questo è il primo libro di Paola Predicatori: ammiro molto la sua scelta di narrare la storia dal punto di vista di una diciassettenne e ancora di più quella di trattare il tema del dolore. Tuttavia alcuni capitoli potevano essere scritti in maniera più approfondita, i personaggi secondari non sono abbastanza tratteggiati e appaiono come comparse. Certi comportamenti dei due protagonisti mi sono apparsi poco maturi ma la storia d'amore è molto dolce e abbastanza goffa, avrei voluto che fosse trattata più dettagliatamente e che le fosse stato dedicato più spazio;entrambi i ragazzi sembrano essere molto confusi sui propri sentimenti ma non per questo smettono di provare qualcosa l'uno per l'altra.
VOTO: 7+
-Ale-
Questa recensione partecipa alla 100 Libri in un anno - Reading Challenge 2013 di Atelier dei Libri!
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