giovedì 3 gennaio 2013

RECENSIONE: Never Sky di Veronica Rossi


Titolo: Never Sky - Sotto un cielo selvaggio
Autore: Veronica Rossi
Anno di pubblicazione: 2012
Pagine: 350
Prezzo: 17€
Formato: cartaceo

Quando l'ho preso in mano, Never Sky era pieno di polvere. Ho aspettato una vita a leggerlo perché avevo un sacco di aspettative, se ne era parlato parecchio prima della sua pubblicazione, e quando sono in questo stato d'animo tendo a crearmi fantasie strane su quanto un libro tanto aspettato si possa rivelare, alla fine, deludente. Per fortuna non è stato questo il caso!
Parliamo della trama: in un futuro non specificato, gran parte dell'umanità vive nelle biosfere, dei luoghi super tecnologici dove non esistono problemi, malattie, perfino la vecchiaia è stata eliminata. Reverie, Bliss e tutte le biosfere sono gli unici posti sicuri dove vivere, al riparo da un cielo selvaggio e violento, pervaso da tempeste di Etere che causano morte e distruzione. Nessun abitante oserebbe mai avventurarsi nella Fucina della Morte, dove essa dilaga e dove misteriosi, selvaggi e primitivi Outsiders che l'Etere ha trasformato in esseri con sensi sovrumani vivono.
La giovane Aria vive con sua mamma Lumina dentro Reverie; con i suoi migliori amici Paisley e Caleb si diverte ad esplorare tutti i Reami, dei mondi virtuali che si possono raggiungere grazie ad un dispositivo chiamato Iride, e nati con il motto Meglio del Reale. Lumine è una scienziata e si trova in un'altra biosfera per lavoro quando le comunicazioni con la figlia si interrompono. Aria vuole capirne il motivo, ma per uno stupido gioco finito male, viene bandita e abbandonata nella Fucina della Morte. Qui incontra un Selvaggio di nome Peregrine, detto Perry, che appartiene alla tribù delle Maree ed è il fratello minore del Signore di Sangue Vale, il capo. Quando gli Stanziali (coloro che vivono nelle biosfere) rapiscono suo nipote Talon, il giovane Outsider decide di salvarlo; lungo il tragitto trova Aria mezzo morta a causa dell'ambiente ostile e la tiene come ostaggio per ricavarne informazioni utili al ritrovamento del piccolo Talon.
cover americana
del secondo volume
Presto, Aria e Perry, questi due magnifici opposti, scopriranno di avere molto da imparare l'uno dall'altra e che per sopravvivere serve la collaborazione di entrambi. Custodiscono la chiave per intraprendere la lunga strada che porta all'unione dei due mondi: quell'Eden tecnologico e asettico che è Reverie e quell'incubo senza fine che è la Fucina della Morte. Ho apprezzato molto questo aspetto del libro: i due volti della nuova Terra a confronto, due protagonisti agli antipodi che si fronteggiano e cercano di sopravvivere insieme. Molto belle anche le descrizioni del cielo selvaggio fatte da Veronica Rossi;  ho immaginato le tempeste di Etere come dei vortici grandissimi nel cielo, che sferzano le piante e sollevano la polvere, interrotte solo da lampi bluastri che quando colpiscono il suolo creano enormi crateri fumanti. Insomma, mi sono immaginata una specie di Notte stellata di Van Gogh, ma in versione tempesta.
VOTO: 9
     -Ale-         


2 commenti:

  1. Devo decidermi a leggerlo, avevo iniziato il primo capitolo per poi abbandonarlo in favore di un altro libro. Vado a momenti e sensazioni, ma spero arrivi anche il momento di never sky!

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  2. I primi capitoli ti catapultano nel mondo di Aria e ne rimani completamente abbagliato: termini stranissimi che non hai idea a cosa si riveriscano, immagini di un mondo super tecnologico... Dopo un inizio così complicato volevo abbandonare la lettura ma per fortuna non l'ho fatto! Anche io ho aspettato a lungo il momento di Never Sky :)
    -Ale

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