venerdì 1 febbraio 2013

RECENSIONE: Matched - La scelta di Ally Condie

https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQo71NMyv0AM0PGHRLXUYf7YLh4SEdOv674_Tc84zNYEBevj95KTgTitolo: Matched - La scelta
Autore: Ally Condie
Anno di pubblicazione: 2011
Pagine: 351
Prezzo: 18.50€
Formato: cataceo (rilegato)
Trama: Cassia non ha mai avuto dubbi: la Società sceglierà sempre il meglio per lei. Cosa leggere, cosa amare. In cosa credere. E quando Il volto di Xander appare sullo schermo dell'Abbinamento, il sistema che unisce individui geneticamente compatibili per creare coppie perfette. Cassia non ha incertezze: è lui il suo Promesso, il ragazzo giusto per lei. La sua gioia, tuttavia, non durerà a lungo: un malfunzionamento del Sistema le mostrerà il volto di un'altra persona, proprio prima che lo schermo si oscuri, qualcuno che lei conosce, Ky Markham. La Società le comunica che si è trattato di un errore tecnico, cosa rara in un mondo in cui le sviste non sono ammesse, ma Cassia non può impedirsi di pensare a lui, d'incontrare il volto del ragazzo in ogni suo sogno, in ogni suo pensiero. E una domanda, la più proibita e pericolosa, inizia a farsi strada: e se non fosse lei a essere sbagliata? Se fosse Ky il suo vero Promesso? Quale sarà la scelta di Cassia? Tra Xander e Ky, tra un amore obbligato e un amore che è il simbolo stesso della ribellione, chi avrà la forza di scegliere? 



Non andartene docile docile in quella buona notte.
Infuria, infuria, contro il morire della luce.


Avevo paura di leggere questo libro. Proprio come avevo paura di leggere Delirium di Lauren Oliver. In entrambi i casi la presenza di enormi aspettative ha forse influenzato il giudizio finale, tuttavia Matched mi ha comunque colpito, Delirium invece è stata la delusione più grande del 2012, come ho già detto nella sua recensione (qui).
Prima di cominciare a scrivere la recensione, volevo fare chiarezza su un genere di libro che amo e prediligo: il dispotico. Matched, insieme per esempio a Delirium, The Hunger Games di Suzanne Collins, Divergent di Veronica Roth (qui) e Il Labirinto di James Dashner, appartiene a quel nuovo, per così dire, genere letterario detto dispotico che coinvolge soprattutto i giovani lettori. Questi libri hanno in comune alcune caratteristiche: la società è spesso tirannica e controlla da vicino tutta la popolazione, facendo propaganda dei propri principi; l'individualismo è un reato punibile con una pena carceraria; le tecnologie sono molto avanzate e il mondo fuori dallo Stato centrale è considerato selvaggio e pericoloso; spesso le vicende si svolgono in un periodo post-apocalittico.

secondo volume
Matched appunto presenta alcune di queste caratteristiche ed è narrato in prima persona da Cassia, una giovane donna di diciassette anni. Nel suo mondo non esiste scelta, non esistono errori, il matrimonio è solo l'unione di due persone compatibili. Al compimento degli ottant'anni, tutti gli anziani vengono "soppressi" perchè non sono più utili alla Società. Nonostante questo continuo controllo, Cassia è felice: ha due genitori che si amano, un fratellino più piccolo un po' dispettoso, e un migliore amico, Xander. I due si conoscono da tutta la vita, sono vicini di casa e hanno condiviso l'infanzia. Immaginatevi quindi la gioia di entrambi quando, al Banchetto di Abbinamento, scoprono di essere i rispettivi Promessi. Questo è un avvenimento molto raro: capita poche volte che i due futuri sposi vivino nella stessa città e ancora più di rado che si conoscano. Al termine della cerimonia, viene consegnata una microscheda con tutte le caratteristiche e i gusti di Xander. Una sera, mentre è a casa da sola, Cassia inserisce il chip nel computer e aspetta l'apparizione del viso dell'amico. Ma non succede. Al suo posto, per quella frazione di secondo necessaria per insinuarle un dubbio, appare il volto di Ky Markham. E ora Cassia si chiede perchè proprio l'immagine di quel ragazzo silenzioso e con gli occhi blu e sognanti sia apparso nella sua microscheda. Ma soprattutto si domanda se quella Società che credeva priva di difetti, non possa avere invece qualche falla nel suo sistema perfetto. Pochi giorni dopo il suo Banchetto, la ragazza partecipa anche alla cerimonia di addio di suo nonno. Al compimento degli ottant'anni, ogni anziano viene celebrato per un'intera giornata, l'ultima; gli è possibile scegliere l'ultima cena, con quali parole abbandonare i propri famigliari, in che modo lasciare il mondo. Cassia ha sempre avuto un forte legame con il nonno, gli fa visita molto spesso, e lui come ultimo regalo le dona un portacipria appartenuto alla sua defunta moglie. Questo piccolo oggetto nasconde un dono ancora più importante: una poesia scritta a mano. Nel mondo di Matched la carta, l'inchiostro, la scrittura amanuense non vengono più utilizzati ma la particolarità fondamentale di quel foglio sono proprio quei versi scritti da Dylan Thomas, un poeta i cui scritti non fanno parte dei cento scelti dalla Società, tutte le altre opere sono state distrutte e dimenticate. Questa poesia e la parole del nonno fanno nascere un senso di incertezza, di curiosità, che ben presto, con la complicità di Ky e delle sue lezioni di scrittura nella sabbia, si trasforma in ribellione...
VOTO: 8+
-Ale-
Occupa un sacco di spazio ma non posso fare a meno di aggiungere la poesia completa di Dylan Thomas Non andartene docile in quella buona notte:

 Non andartene docile in quella buona notte,
vecchiaia dovrebbe ardere e infierire
quando cade il giorno;
infuria, infuria contro il morire della luce.

Benchè i saggi infine conoscano che la tenebra è giusta,
perchè dalle parole loro non diramarono fulmini,
non se ne vanno docili in quella buona notte.

I buoni che in preda all'ultima onda
splendide proclamarono le loro fioche imprese,
avrebbero potuto danzare in una verde baia,
e infuriano, infuriano contro il morire della luce.

I selvaggi, che il sole a volo presero e cantarono,
tardi apprendono come lo afflissero nella sua via,
non se ne vanno docili in quella buona notte.

Gli austeri, vicini a morte, con cieca vista scorgono
che i ciechi occhi quali meteore potrebbero brillare ed esser gai;

e infuriano, infuriano contro il morire della luce.

E tu, padre mio, là sulla triste altura maledicimi,
Benedicimi, ora, con le tue lacrime furiose, te ne prego.
Non andartene docile in quella buona notte.
Infuriati, infuriati contro il morire della luce.


Questa recensione partecipa alla 100 Libri in un anno - Reading Challenge 2013 di Atelier dei Libri!







4 commenti:

  1. A me non è piaciuo molto Matched... e non capisco neanche perchè...
    Comunque è stata lo stesso una lettura carina!

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    1. Sì, non è una lettura straordinaria come può essere Unwind di Neal Shusterman o i libri di John Green, però ha dei buoni spunti che mi fanno sperare bene per il suo seguito, Crossed che è sul mio comodino da quando è uscito e continua a prender polvere, ma sto leggendo troppi libri contemporaneamente, quindi credo che aspetterà ancora un po'!
      -Ale

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    2. Anchio continuo a rimandare la lettura di Crossed!
      Ho troppi libri da leggereee!

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  2. Carino Matched, ma un po' ripetitivo, soprattutto nella parte centrale. Però credo che la continuerò questa saga.

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