Autore: Ally Condie
Anno di pubblicazione: 2011
Pagine: 351
Prezzo: 18.50€
Formato: cataceo (rilegato)
Trama: Cassia non ha mai avuto dubbi: la Società sceglierà sempre il meglio per lei. Cosa leggere, cosa amare. In cosa credere. E quando Il volto di Xander appare sullo schermo dell'Abbinamento, il sistema che unisce individui geneticamente compatibili per creare coppie perfette. Cassia non ha incertezze: è lui il suo Promesso, il ragazzo giusto per lei. La sua gioia, tuttavia, non durerà a lungo: un malfunzionamento del Sistema le mostrerà il volto di un'altra persona, proprio prima che lo schermo si oscuri, qualcuno che lei conosce, Ky Markham. La Società le comunica che si è trattato di un errore tecnico, cosa rara in un mondo in cui le sviste non sono ammesse, ma Cassia non può impedirsi di pensare a lui, d'incontrare il volto del ragazzo in ogni suo sogno, in ogni suo pensiero. E una domanda, la più proibita e pericolosa, inizia a farsi strada: e se non fosse lei a essere sbagliata? Se fosse Ky il suo vero Promesso? Quale sarà la scelta di Cassia? Tra Xander e Ky, tra un amore obbligato e un amore che è il simbolo stesso della ribellione, chi avrà la forza di scegliere?
Non andartene docile docile in quella buona notte.
Infuria, infuria, contro il morire della luce.
Avevo paura di leggere questo libro. Proprio come avevo paura di leggere Delirium di Lauren Oliver. In entrambi i casi la presenza di enormi aspettative ha forse influenzato il giudizio finale, tuttavia Matched mi ha comunque colpito, Delirium invece è stata la delusione più grande del 2012, come ho già detto nella sua recensione (qui).
Prima di cominciare a scrivere la recensione, volevo fare chiarezza su un genere di libro che amo e prediligo: il dispotico. Matched, insieme per esempio a Delirium, The Hunger Games di Suzanne Collins, Divergent di Veronica Roth (qui) e Il Labirinto di James Dashner, appartiene a quel nuovo, per così dire, genere letterario detto dispotico che coinvolge soprattutto i giovani lettori. Questi libri hanno in comune alcune caratteristiche: la società è spesso tirannica e controlla da vicino tutta la popolazione, facendo propaganda dei propri principi; l'individualismo è un reato punibile con una pena carceraria; le tecnologie sono molto avanzate e il mondo fuori dallo Stato centrale è considerato selvaggio e pericoloso; spesso le vicende si svolgono in un periodo post-apocalittico.
secondo volume |
VOTO: 8+
-Ale-
Occupa un sacco di spazio ma non posso fare a meno di aggiungere la poesia completa di Dylan Thomas Non andartene docile in quella buona notte:
Non andartene docile in quella buona notte,
vecchiaia dovrebbe ardere e infierire
quando cade il giorno;
infuria, infuria contro il morire della luce.
Benchè i saggi infine conoscano che la tenebra è giusta,
perchè dalle parole loro non diramarono fulmini,
non se ne vanno docili in quella buona notte.
I buoni che in preda all'ultima onda
splendide proclamarono le loro fioche imprese,
avrebbero potuto danzare in una verde baia,
e infuriano, infuriano contro il morire della luce.
I selvaggi, che il sole a volo presero e cantarono,
tardi apprendono come lo afflissero nella sua via,
non se ne vanno docili in quella buona notte.
Gli austeri, vicini a morte, con cieca vista scorgono
che i ciechi occhi quali meteore potrebbero brillare ed esser gai;
e infuriano, infuriano contro il morire della luce.
E tu, padre mio, là sulla triste altura maledicimi,
Benedicimi, ora, con le tue lacrime furiose, te ne prego.
Non andartene docile in quella buona notte.
Infuriati, infuriati contro il morire della luce.
vecchiaia dovrebbe ardere e infierire
quando cade il giorno;
infuria, infuria contro il morire della luce.
Benchè i saggi infine conoscano che la tenebra è giusta,
perchè dalle parole loro non diramarono fulmini,
non se ne vanno docili in quella buona notte.
I buoni che in preda all'ultima onda
splendide proclamarono le loro fioche imprese,
avrebbero potuto danzare in una verde baia,
e infuriano, infuriano contro il morire della luce.
I selvaggi, che il sole a volo presero e cantarono,
tardi apprendono come lo afflissero nella sua via,
non se ne vanno docili in quella buona notte.
Gli austeri, vicini a morte, con cieca vista scorgono
che i ciechi occhi quali meteore potrebbero brillare ed esser gai;
e infuriano, infuriano contro il morire della luce.
E tu, padre mio, là sulla triste altura maledicimi,
Benedicimi, ora, con le tue lacrime furiose, te ne prego.
Non andartene docile in quella buona notte.
Infuriati, infuriati contro il morire della luce.
Questa recensione partecipa alla 100 Libri in un anno - Reading Challenge 2013 di Atelier dei Libri!
A me non è piaciuo molto Matched... e non capisco neanche perchè...
RispondiEliminaComunque è stata lo stesso una lettura carina!
Sì, non è una lettura straordinaria come può essere Unwind di Neal Shusterman o i libri di John Green, però ha dei buoni spunti che mi fanno sperare bene per il suo seguito, Crossed che è sul mio comodino da quando è uscito e continua a prender polvere, ma sto leggendo troppi libri contemporaneamente, quindi credo che aspetterà ancora un po'!
Elimina-Ale
Anchio continuo a rimandare la lettura di Crossed!
EliminaHo troppi libri da leggereee!
Carino Matched, ma un po' ripetitivo, soprattutto nella parte centrale. Però credo che la continuerò questa saga.
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