lunedì 24 giugno 2013

RECENSIONE: L'Ospite di Stephenie Meyer + FILM!

Titolo: L'Ospite
Autore: Stephenie Meyer
Pubblicazione: 10 Novembre 2010
Pagine: 590
Prezzo: 12€
Formato: cartaceo (brossura)
Trama: In un futuro non troppo lontano, la specie umana sta scomparendo. Un’altra razza, aliena, potente e intelligentissima, ha preso il sopravvento, e i pochi umani rimasti vivono nascosti, raccolti in piccole comunità di fuggiaschi. Tra loro c’è Jared, l’uomo che la giovane Melanie, da poco caduta nelle mani degli “invasori”, ama profondamente, e non riesce a dimenticare. Neppure adesso che il suo corpo dovrebbe essere niente più di un guscio vuoto, un semplice involucro per l’anima aliena che le è stata assegnata. Perché l’identità di Melanie, i suoi ricordi, le sue emozioni e sensazioni, il desiderio di rincontrare Jared, sono ancora troppo vivi e brucianti per essere cancellati. Così l’aliena Viandante si ritrova, del tutto inaspettatamente, invasa dal più umano e sconvolgente dei sentimenti: l’amore. E, spinta da questa forza nuova e irresistibile, accetta, contro ogni regola e ogni istinto della sua specie, di mettersi in cerca di Jared. Per rimanere coinvolta, insieme all’ostinata, appassionata Melanie, nel triangolo amoroso più impossibile e paradossale, quello fatto di tre anime e due soli corpi. 



AVVERTENZE: 
in questo post prenderò in giro Twilight&Co e userò davvero troppi memes.
Se non vivete in una capanna sperduta nel mezzo della foresta pluviale, senza connessione Internet e completametne isolati dal mondo, saprete che negli ultimi anni è scoppiata la Twilight-mania: orde di ragazzine urlanti e in piena crisi ormonale affollano librerie e cinema, formano schieramenti agguerriti denominati Team Edward e Team Jacob, desiderose di essere osservate mentre dormono da uno stalker vampiro vegetariano ultra-centenario.

i really don't 

Vabè, se hai dodici anni e fino ad adesso l'unica esperienza lettararia che hai avuto è stata con Geronimo Stilton, posso anche capire che i libri della Meyer ti sembrino un capolavoro, ma, sinceramente, provando a rileggere Twilight, New Moon, Eclipse e Breaking Dawn,  magari a distanza di qualche anno, sinoteranno di sicuro degli aspetti raccapriccianti e privi di senso che ad una prima lettura potevano essere stati ignorati.
Come avrete capito, ho letto l'intera saga di Twilight (e sfortunatamente dopo il boom cinematografico) ma oggi non volevo parlarvi di Twilight ma de L'Ospite l'ultima fatica letteraria (?) di Stephenie Meyer; quando l'ho visto in biblioteca l'estate scorsa pensavo fosse l'ennisimo libro scritto da un autore già famoso per non finire nel dimenticatoio e guadagnare con il proprio nome. L'ho letto con tutti i pregiudizi possibili perchè dopo i "precedenti" della Meyer mi aspettavo degli alieni luccicanti o, ancora peggio, un'altra Bella Swan!
Per fortuna non ho trovato niente del genere.
L'Ospite narra la storia di Viandante, un'anima appartenente ad una razza aliena che invade i pianeti e si appropria dei corpi dei suoi abitanti. Viandante si è guadagnata questo nome proprio perchè ha visitato sette pianeti diversi e ora è approdata sulla Terra; viene inserita nel corpo della giovane Melanie, un'adolescente che appartiene a quell'esiguo gruppo di umani che è riuscito a scampare alla prima invasione e che ora vive nascosto. Il compito di Viandante è quello di appropriarsi dei ricordi di Melanie e individuare il covo degli umani. Quello che nessuno si aspetta, però, è che Melanie sia ancora cosciente e che provi in tutti i modi, con una forza e una determinazione di ferro, ad opporsi a Viandante. Mentre cerca di appropriarsi definitivamente del corpo della ragazza, l'Anima conosce attraverso i ricordi di Mel, Jared e Jamie, il fidanzato ed il fratellino di Melanie; Viandante, confusa delle sensazioni e dai sentimenti di Melanie, inizia a provare un affetto sincero per entrambi i ragazzi e decide di aiutare Mel.
Quando raggiungono la resistenza, però, non vengono accolte come si aspettavano: gli umani infatti non riconoscono più Melanie, vedono solo il suo corpo occupato da una parassita aliena e proprio per questo la vita delle ragazze è in pericolo.
Lo stile della Meyer sembra essersi evoluto: non ci sono più Belle Swan (grazie-a-Dio!) ma due protagoniste che, pur non essendo delle vere e proprie bad ass, si fanno valere; le ambientazioni e i paesaggi desertici sono descritti abbastanza bene e le scene che mi sono piaciute di più si sono svolte nel rifugio di zio Jed: strutturalmente è una serie di gallerie scavate nella roccia e grandi caverne ma i componenti della resistenza si sono ambientati e hanno creato delle zone per l'agricoltura, delle sale riunioni e addirittura dei bagni nei pressi di un fiume sotterraneo.
L'unica parte che non mi ha convinto molto è il triangolo amoroso. Io detesto il fatto che attualmente in ogni santo libro il triangolo amoroso, per quanto inutile, forzato, fuori luogo e mal strutturato esso sia, ci deve necessariamente essere; in questo caso però il triangolo amoroso diventa addirittura un quadrato (che brutta cooosa) costituito da Jared, che prova ancora una forte attrazione nei confronti di Mel, da Ian, che invece vede oltre l'aspetto fisico ed è interessato a Viandante, e dalla Viandante stessa, chiusa in un corpo estraneo che non riesce a smettere di ricordare le sensazioni di Melanie ma che allo stesso tempo cerca una propria individualità. Leggendo per la prima volta la trama ero terrorizzata da questo aspetto: mi chiedevo come potesse la Meyer con il suo precedente Edward-Bella-Jacob creare una storia d'amore perfino più complicata. Stranamente, però, la personalità dei quattro ragazzi coinvolti (e una bella crush per Ian, ma vabè, sorvoliamo...) ha contribuito a non appesantire le scene di amore.
Lo consiglierei? Sì, alla fin fine è un libro coinvolgente e avventuroso, con quella punta di romance che non guasta mai.
VOTO: 7 + 
-Ale

Questa recensione partecipa a 100 Libri in un anno - Reading Challenge 2013 di Atelier dei Libri
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- IL FILM -

Io e Ari siamo andate a vederlo appena uscito ad un'ora improbabile del pomeriggio solo per evitare le (posso dirlo?) bimbeminkia. In sala eravo quattro gatti, ma ne è valsa la pena.
Durante la "pubblicità-pre-film" è stato proiettato il trailer di Shadowhunters - Città di Ossa. Oddio oddio oddio. 
Sono impazzita completamente. Una cosa è vedere il trailer comodamente sdraiata sul divano, il portatile in grembo, un'altra è ammirare Jamie Campbell Bower su un mega schermo.  Ho avuto un'espressione sognante per il resto della pubblicità (che dura 20 minuti, vergognoso) e quasi non mi sono accorta quando è cominciato The Host.
Ho apprezzato molto la scelta degli attori; Saoirse Ronan, in particolare, mi ha colpito molto: è riuscita ad interpretare due personaggi, Melanie e Viandante, dando ad ognuna espressioni e caratteritiche diverse. L'ho amata 2 Young 4 Me, successivamente in Amabili resti e Hanna e anche in The Host non delude. Al contrario, avevo immaginato Ian e Jared completamente diversi dagli attori scelti, ma Jake Abel e Max Irons sono comunque riusciti a convincermi. Il doppiaggio di certe scene mi ha fatto venire l'orticaria ma in compenso ho adorato tutte le ambientazioni, a partire dal rifugio di zio Jeb,  che è esattamente come lo avevo immaginato!, fino ad arrivare alle città sotto assedio e ai suoi abitante dallo sguardo vuoto.

IL TRAILER

LA COLONNA SONORA
Io l'adoro! Ascolterei gli Imagine Dragons dalla mattina alla sera *-*


 - Per chi ha già visto il film -
Avete presente quella scena in cui Ian porta Wanda fuori dal rifugio sotterraneo e si dichiara davanti sullo sfondo di un bellissimo tramonto? Probabilmente è una delle scene più romantiche dell'intero film, eravamo tutti con lo sguardo puntato verso lo schermo e Ari mi fa: "Ma il tipo non assomiglia tantissimo a David Bowie?"
Vi giuro, dopo aver smesso di ridere come un'isterica ho passato i restanti 50 minuti con l'immagine di David Bowie stampata in mente, con il sottofondo di Heroes. Ma che diamine!, Jake Abel è proprio un bel bagai (come si dice dalle mie parti) non puoi paragonarlo a un sessantenne! ARIANNAAA!

(Sono entrata nel Magico Mondo di Picasa, LOL)


5 commenti:

  1. Mi è piaciuto un sacco quel libro XD
    Proverò a leggere Twilight, anche se cose tipo "vampiri luccicanti-lupi mannari-protagonista poco sveglia" non mi ispirano molto XD
    Devo assolutamente vedere il film di The Host, al cinema me lo sono perso!! XD
    Bellissima recensione! ;D

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  2. THE HOST lo adoro, nulla in confronto a Twilight...secondo me la Meyer era un'altra persona u.u
    Poi è inconcepibile, lo so, ma non ho ancora visto il film .-. Vado a prendermi a sassate da sola, scusate.
    Il fatto è che la Ronan non mi piace per niente, poi i doppiatori fanno schifo e come se non bastasse ho visto in che corpo mettono Wanda alla fine. Ma mi prendono in giro? >.<
    Jake Abel a me piace parecchio *^* Sarà perché fa Ian ma un posticino nel mio cuoricino fangirlante ce l'ha.

    Ps. Aspetto City of Bones *O* Stupendo il trailer anche se Jamie Campbell Bower lo odio profondamente, Rob Sheehan invece è fantastico e quello che fa Magnus è perfetto...il mio AMMORE.
    Scusate ma io aspetto l'ondata di bimbeminkia che andranno dietro a Jamie e Rob come se non ci fosse un domani mentre Magnus sarà tutto mio, a volte mi da fastidio vedere quando perdano la testa e nemmeno hanno letto i libri o li leggono dopo...io sono anni che sto ai piedi della Clare aspettando un finale da favola!

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    Risposte
    1. Corri a vedere il film! In effetti il doppiaggio non è dei migliori e tu-sai-chi del finale sembra quasi finta ma per il resto credo che il film meriti :)
      Io adoro Robert Sheehan da Misfits *-* e sono stra contenta che sia Simon! è perfetto!

      Io ho iniziato a leggere i libri della Clare solo all'inizio di quest'anno quando ancora non avevo idea che facessero il film. Mentre gli Shadowhunters diventavano praticamente indispensabile per la mia salute fisio-mentale ho scoperto del film e sono impazzita definitivamente.
      -Ale :3

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  3. L'amore è la forza (o la speranza che lo sia) che supera ogni cosa . Ciò che differenzia l'uomo dagli altro forma vivente o aliena, un'idea che può sembrare banale ma è alla base di ogni nostro sentirci diversi vivi e uomini sulla terra.

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  4. Posso dire , con fierezza e orgoglio, che leggo molto e di autori anche meno noti della Meyer.
    Purtroppo , i libri di questa autrice non sono dei capolavori ma hanno avuto quella che in gergo si ritiene sia la fortuna: fortuna di esser stato scritto in un periodo in cui la letteratura per ragazze era a corto di idee, fortuna perchè dietro c'è stata una macchinazione pubblicitaria non indifferente , e fortuna perchè i gusti delle lettrici son cambiate e leggono molto poco .
    Si accontentano del primo romanzo che le coinvolge dal punto di vista emozionale.
    Hera

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