mercoledì 27 marzo 2013

RECENSIONE: Hyperversum di Cecilia Randall

Titolo: Hyperversum
Autore: Cecilia Randall
Anno di pubblicazione: 2006
Pagine: 720
Prezzo: € 14,50
Formato: cartaceo (rilegato)
Trama: Daniel ha una passione bruciante per un videogioco online, "Hyperversum", che trasporta la sua fantasia nella storia. Dentro la realtà virtuale ha imparato a essere un perfetto uomo del Medioevo e conosce tutte le astuzie per superare ogni livello di gioco. Una sera, Daniel gioca con alcuni amici e mentre vivono tutti insieme la loro avventura virtuale nel Medioevo vengono sorpresi da una tempesta che li tramortisce: i ragazzi si ritrovano così in Fiandra, nel bel mezzo della guerra che vede contrapposte Francia e Inghilterra.




Avevo in programma di leggere questo libro già da tanto tempo e qualche settimana fa Ale me lo ha prestato. Purtroppo a causa di impegni scolastici ho dovuto accantonarlo per un lungo periodo ma finalmente sono riuscita a finirlo! Come ormai avrete capito mi piacciono molto i libri storici, specialmente quelli ambientati in epoca medioevale. Questo periodo mi ha sempre affascinata e incuriosita, non solo per le usanze e la storia ma anche per l'architettura e l'arte. La scorsa estate ho trascorso le vacanze in Normandia dove ho potuto visitare città con origini medioevali dove si trovano ancora le tipiche case a graticcio e le magnifiche cattedrali. Insomma ho iniziato a leggere questo libro  piena di curiosità e interesse. Quando me lo ha consegnato, Ale mi ha presentato Hyperversum come un libro "formato Bibbia" perché non ha grandi dimensioni, ma essendo piccolo e compatto nasconde perfettamente la grande quantità di pagine che contiene.
I protagonisti di questa storia sono dei ragazzi americani che amano a giocare ad Hyperversum, un videogioco che ambienta le proprie avventure in epoche storiche diverse. Daniel e Ian sono amici da tanto tempo e una sera decidono di giocare anche con Martin e Jodie, rispettivamente fratello minore e fidanzata di Daniel, e con Donna e Carl, altri loro amici. Durante la partita però avviene un incidente e i giovani vengono catapultati realmente nel Medioevo; finiscono proprio nell'epoca che sta studiando Ian all'università: la Fiandra del 1214, in cui si svolgerà la battaglia di Bouvines, in cui i Francesi, comandati da re Filippo Augusto, affronteranno gli Inglesi alleati con l'Imperatore Ottone IV. In seguito ad una tempesta, Donna e Carl vengono separati dagli altri che cercano rifugio in un villaggio grazie alle conoscenze di Ian. Lì cercano di aiutare una giovane contadina che è perseguitata da un soldato del cavaliere inglese Jerome Derangale. Il comandante li fa arrestare ma durante la notte i protagonisti e la contadina riescono a fuggire e raggiungere il monastero di St. Michel. La contadina francese in seguito si rivela essere Isabeau de Montmayeur, una nobile donna pupilla del Conte Guillame di Ponthieu. Ian rimane sorpreso perché ha avuto modo di osservare a lungo il suo ritratto nella miniatura che sta studiando per la tesi universitaria. A partire da quel giorno i ragazzi iniziano ad integrarsi nella vita medioevale e Ian  viene nominato storico dei Ponthieu. I ragazzi vanno a vivere a Chatel Argent, dimora dei feudatari, con Isabeau. La fanciulla si dovrà sposare  per motivi politici con  il cadetto Jean Marc de Ponthieu, fratello di Gulliame, che ha trascorso gli ultimi anni in un monastero. Così i due promessi devono partire per Andes per fare visita al Vescovo in modo di sciogliere i voti di Jean. Ian li accompagna, ma durante il viaggio scopre che il conte cadetto è alleato degli inglesi e sta tramando contro il fratello in vista della guerra. Per salvare Isabeau, Ian uccide Jean Marc e insieme scappano per sfuggire agli inglesi. Inizia così la storia vera e propria, con numerose complicazioni...
La trama di questo libro non è nuova, infatti sono molti i testi che affrontano i viaggi nel tempo, ma Cecilia Randall la tratta in modo particolare e originale. Durante il corso della narrazione ci sono alcuni avvenimenti che stravolgono la vita dei protagonisti facendoli diventare parte di un'intricata avventura. In alcuni punti ho però trovato il libro lento e noioso; infatti la scrittrice si sofferma a raccontare particolari poco rilevanti per la storia in modo molto particolareggiato. Però la maggior parte dei capitoli è interessante e coinvolgente, come ad esempio quelli in cui Ian partecipa ad un vero torneo medioevale. Anche gli ultimi capitoli sono davvero emozionanti e rivoltano completamente la situazione concludendo il libro con un finale palesemente aperto. Infatti la storia continua in altri due volumi con in tutto ben 2184 pagine. 
Mi sono piaciute molto le descrizioni dei luoghi, mentre ho trovato quelle dei personaggi una delle poche "pecche" che ha questo libro. Penso che i protagonisti non siano stati analizzati profondamente come  avrei voluto. Ian mi è parso troppo perfetto: è di bell'aspetto, ha casualmente studiato tutto quello che gli serviva per sopravvivere nel Medioevo, è abile e muscoloso. Inoltre se tutto questo non bastasse è coraggioso e si comporta perennemente da eroe. In confronto a Ian, Daniel appare goffo e incapace. Il ragazzo infatti afferma ripetutamente di voler essere come il suo amico Ian, che ha un cuor di leone. Mentre leggevo questi ragionamenti avevo una voglia  incredibile di strapparmi i capelli: sei un ragazzo che si sta per laureare, hai un tuo carattere, i tuoi gusti, non puoi venire a farmi un discorso da bambino lagnoso delle elementari! A proposito di bambini: Martin, suo fratello minore, viene descritto più piccolo dell'età che in realtà ha e non gioca un ruolo importante nella storia. Invece mi sono piaciuti molto i personaggi dei cavalieri feudatari francesi come ad esempio il giovane Henri de Grandpré e il sempre allegro e positivo Entienne de Sancerre.
In generale questo libro mi è piaciuto, e penso che questa storia si adatti molto ad una versione cinematografica anche se non è ancora prevista. 
VOTO: 8
-Ari-



Questa recensione partecipa a 100 Libri in un anno - Reading Challenge 2013 di Atelier dei Libri





7 commenti:

  1. "Hyperversum" è stato il primo libro che ho recensito sul blog. A me la storia è piaciuta tanto, soprattutto perché non avevo grandi aspettative invece l'ho letto tutto d'un fiato. TI do ragione per quanto riguarda i personaggi un po' stereotipati, però mi sono piaciuti lo stesso :)
    Ho già letto anche il secondo libro che si mantiene all'altezza di questo. A presto :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche a me è piaciuta molto la storia, penso che leggerò presto i seguiti. :)
      -Ari

      Elimina
  2. Ho sempre voluto iniziare questa serie ma c'è sempre qualcos'altro da leggere prima. Spero di iniziarla presto ^^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche io ho dovuto aspettare tanto tempo prima di leggerlo, ma poi finalmente ce l'ho fatta!
      -Ari

      Elimina
  3. Oh, questo romanzo me lo porto nel cuore. Ho dei bellissimi ricordi legati ad esso<3 Davvero una bella recensione[:

    RispondiElimina
  4. Bella recensione! Devo leggerlo :) Mi attira tantissimo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per i complimenti! Ti consiglio davvero di leggerlo, ne vale la pena! :)
      -Ari

      Elimina